Il termine saldo e stralcio indica un accordo seguito da un pagamento generalmente unico, che avviene tra un debitore e un creditore
Si tratta di una soluzione amichevole che permette al debitore di rimborsare il debito, mentre il creditore rinuncia a una parte dell’importo totale.
Poiché si tratta di una soluzione amichevole, il saldo e stralcio non segue una procedura standard, anche se erroneamente è tendenza comune credere che il debito debba essere ridotto del 50%.
In realtà, le parti coinvolte hanno la facoltà di trovare un accordo sia sull’importo da ridurre, sia sui tempi di rientro.
Va sottolineato che la procedura di saldo e stralcio è piuttosto complessa e richiede esperienza, capacità negoziali e conoscenza delle leggi. Di conseguenza, è essenziale il supporto di un avvocato competente.
Un’esigenza comune in questa transazione è il pagamento dell’importo concordato in un’unica soluzione, anche se ciò non è obbligatorio. Un professionista competente sarà in grado di trovare un accordo soddisfacente per entrambe le parti.
Saldo e stralcio: banche e finanziarie
La procedura di saldo e stralcio, quindi, può essere considerata quale accordo bonario tra le parti, in cui il debitore paga una parte ridotta del debito originario (detto saldo) in cambio del rilascio da parte del creditore di una liberatoria in cui si dichiara la rinuncia ad ulteriori pretese sul debito (detto stralcio).
Quando si verifica una situazione di difficoltà economica persistente in cui il debitore è impossibilitato a pagare il debito nel breve o lungo periodo, le banche e le finanziarie tendono a preferire un pagamento sicuro e immediato, anche se inferiore all’importo effettivo del credito, piuttosto che intraprendere procedure giudiziarie per il recupero del credito, con il rischio di perdere interessi e capitale.
Facciamo subito un esempio chiarificatore: immaginiamo che il Sig. Rossi abbia un debito di 200.000 euro con una banca, ma la sua azienda ha chiuso, e non dispone più di entrate. Oltre al debito con la banca, ci sono altre posizioni debitorie aperte, come cartelle esattoriali, un mutuo per la casa e piccoli finanziamenti. In questo caso, il Sig. Rossi si trova in una situazione evidente di sovraindebitamento, e non è in grado di onorare gli impegni presi in passato.
L’avvocato del Sig. Rossi propone alla banca una soluzione di saldo e stralcio con il pagamento immediato di 130.000 euro. La banca accetta e rinuncia automaticamente a intraprendere azioni legali contro il Sig. Rossi.
In questo modo, la banca si è assicurata più del 60% del debito residuo, risparmiandosi i costi di una causa legale, mentre il Sig. Rossi è stato liberato da una delle sue posizioni debitorie.
È importante sottolineare che ogni situazione è diversa, e non esiste una procedura o soluzione standard per tutti. Molto dipende dalla situazione finanziaria del debitore e dalla sua capacità di affrontare il debito.
Saldo e stralcio: chi può richiederlo? L’Isee è necessario?
Ricapitolando, il saldo e stralcio è una soluzione che consente al debitore, soprattutto al soggetto che vessa in uno stato di difficoltà economica, di pagare il proprio debito in parte, “tagliandone” una porzione, ovvero riducendolo rispetto all’importo totale dovuto.
Essendo una misura straordinaria, non tutti possono usufruirne, e per attestare la propria effettiva difficoltà economica, bisognerà soddisfare determinati requisiti.
Possono richiedere il saldo e stralcio del debito:
- 1. Le persone fisiche con un Isee (Indicatore della Situazione Economica) del nucleo familiare non superiore a 20.000 euro.
- 2. I contribuenti (solo persone fisiche) per i quali, indipendentemente dal valore dell’Isee del proprio nucleo familiare, sia stata aperta la procedura di liquidazione di cui all’articolo 14-ter della Legge n. 3/2012 (nota come Legge sul sovraindebitamento).
- 3. Chi non possiede un conto corrente o uno stipendio pignorabile (o li ha già pignorati).
- 4. Chi non possiede beni pignorabili (o chi possiede beni già pignorati).
Gli sconti più significativi si ottengono generalmente pagando l’importo concordato in un’unica soluzione, e ottenendo spesso così un risparmio fino al 50% dell’importo totale del debito. In alcuni casi particolari, si possono ottenere sconti fino all’80% dell’importo totale.

La procedura
La procedura di saldo e stralcio è quindi un modo per estinguere il debito esistente e ha avuto un uso più diffuso solo negli ultimi anni, a causa della crisi economica che ha colpito milioni di persone. Tuttavia, la disinformazione al riguardo ha impedito a molte persone di usufruirne correttamente.
Il primo passo per stipulare un accordo di saldo e stralcio è quello di redigere un nuovo accordo tra le parti, preferibilmente in forma scritta, proprio come è stato fatto con l’accordo iniziale che ha dato origine al debito.
La richiesta, così come un eventuale accordo successivo, dovrà indicare obbligatoriamente:
- Dettagli delle parti coinvolte.
- Data dell’accordo.
- Causa del debito.
- Importo iniziale del debito.
- Importo concordato dopo il taglio.
- Firme delle parti.
Una clausola molto importante, spesso sottovalutata, riguarda le conseguenze in caso di mancato pagamento. Questa clausola chiarisce se, in caso di mancato pagamento, il debitore dovrà ripagare l’intero debito iniziale o solo la somma concordata nell’accordo di saldo e stralcio.
La presenza di un professionista esperto è altrettanto indispensabile, sia nella fase di stesura dell’accordo, che in tutti gli step successivi, fino alla liquidazione dell’importo effettivo concordato a saldo e stralcio.
Nota importante: la cancellazione dalle liste dei cattivi pagatori non è automatica, ma deve essere chiesta in fase di trattativa e confermata al momento della conclusione dell’accordo di saldo e stralcio.
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