Il piano di rientro del debito si riferisce ad un accordo contratto tra due parti allo scopo di delineare il pagamento di un debito in maniera sostenibile, a saldo di somme dovute dal debitore
Il piano di rientro del debito può essere proposto per strutturare il pagamento dal punto di vista contrattuale, evitando di porre il debitore in una situazione di disagio economico. Non a caso, il piano di rientro mira a configurarsi come un valido aiuto per il debitore in difficoltà, il quale non è più nelle condizioni di soddisfare i propri debiti.
In determinati contesti comunque il piano di rientro potrebbe risultare sconveniente e a questo potrebbe essere preferito invece il pagamento a saldo e stralcio.
Ad ogni modo, i contesti di cui sopra dovranno essere analizzati per mezzo del supporto di professionisti esperti in gestione dei debiti.
Scopriamo insieme cosa si intende per piano di rientro del debito e qual’è il suo funzionamento precipuo.
Piano di rientro del debito
Il piano di rientro del debito coincide con uno strumento contemplato dal diritto italiano, che permette ad un debitore X di organizzare un piano teso al saldo dei propri debiti che quest’ultimo ha contratto con i propri creditori. Si tratta di una soluzione finanziaria introdotta dal Decreto Legislativo 14/2019, mirante a rinnovare la disciplina della crisi d’impresa e dell’insolvenza, una soluzione quindi impiegata per tentare di evitare la dichiarazione di fallimento o l’attivazione di eventuali procedure concorsuali verso il debitore.

Funzionamento
Ma come funziona nel dettaglio il piano di rientro del debito? Parliamo di una sorta di compromesso stipulato tra creditore e debitore e foriero di diversi vantaggi per entrambe le parti coinvolte. Il creditore infatti vedrà garantito il rientro delle somme di denaro a cui ha diritto, mentre il debitore si pone nella condizione di pagare il proprio debito in modo sostenibile e secondo parametri facilitati, mettendosi al riparo da eventuali rischi legati a difficoltà economiche.
Per mezzo di un accordo del genere, il debitore si incarica di pagare le somme dovute e il creditore si impegna a non intraprendere nessun tipo di iter giudiziario, in subordino a determinate sanzioni esecutive.
Il piano di rientro del debito dovrà essere strutturato in maniera dettagliata, per questo motivo è altamente consigliabile affidarsi alla consulenza di un avvocato esperto in materia.
Un piano di rientro corretto ed efficace dovrà includere le seguenti informazioni:
1. i dati del debitore e del creditore
2. la data in cui è stato stipulato l’accordo
3. i termini e le modalità di rimborso (tempistiche dei vari pagamenti, importo delle singole rate, evidenza di pagamenti già espletati)
4. eventuali garanzie avanzate ai creditori
In certi casi, nell’ambito del piano di rientro viene integrata anche una garanzia extra da parte di soggetti terzi per il creditore, al fine di assicurare il rientro delle somme anche nell’eventualità del mancato pagamento delle rate da parte del debitore.
Strutturato il piano di rientro nella sua interezza, la documentazione completa ed inerente dovrà essere accolta e sottoscritta da entrambe le parti coinvolte perchè il piano in sè possa definirsi vincolante.
I vantaggi
Ma quali sono i vantaggi rispetto alla sottoscrizione di un piano di rientro dei debiti?
1. Eliminare il rischio di incappare in procedure legali. Mettere a punto un piano di rientro evita il problema di azioni legali intraprese dai creditori, come ad esempio pignoramenti ed altre procedure specifiche legate a quadri di insolvenza.
2. Rateizzare il debito. Il debito sarà suddiviso in piccole rate gestibili, facilitando il pagamento per il debitore che potrà così ottemperare ai singoli pagamenti con praticità e senza grossi problemi.
3. Agevolazioni sugli interessi. Può capitare che i creditori siano propensi anche a rinunciare o ad eliminare del tutto gli interessi, così come eventuali sanzioni sul debito.
4. Una fonte di stress in meno. Essere consapevoli che esiste la possibilità di organizzare un piano per far fronte ai propri debiti significa alleggerire notevolmente tutte quelle fonti di stress e ansia circa le problematiche finanziarie da dover affrontare e gestire.
5. Tutelare il rapporto con i creditori. La proposta di un piano di rientro palesa ai creditori la piena volontà del debitore di rispettare e saldare il debito contratto e ciò può rappresentare un elemento utile per tutelare o ripristinare rapporti e relazioni finanziarie a rischio.
6. Controllare le proprie spese. Affidandosi ad un piano di pagamenti rateizzati a scadenza, risulta più semplice per il debitore poter gestire e monitorare il proprio portafoglio di spesa.
7. Tenere la situazione sotto controllo. Avanzando la proposta di un piano di rientro sostenibile, è possibile prevenire l’addizione di ulteriori sanzioni e nuovi interessi, capaci di complicare ancor di più il quadro finanziario del debitore.
8. Consulenza. Sono parecchi ormai i piani di rientro coadiuvati a servizi di consulenza finanziaria in grado di assistere il debitore nell’eliminazione di problematiche future del tipo, agevolando così di gran lunga la propria condizione finanziaria.
9. Elasticità. In certi casi il piano di rientro può modularsi in base al mutare di determinate circostanze, assicurando così al debitore un certo grado di flessibilità.
Gli esperti di ADifesa
Il recupero crediti non ti lascia in pace e non sei nelle condizioni di continuare a pagare le rate del tuo finanziamento, oppure hai già ricevuto un decreto ingiuntivo o pignoramento? Mettiti subito in contatto con i professionisti del nostro studio legale. ADifesa corrisponde ad una realtà professionale in grado di fornire un valido aiuto per liberarti (eticamente) dei tuoi debiti e riacquisire una certa tranquillità. Contattaci subito, ti aspettiamo!