Il decreto ingiuntivo si configura come quello strumento impiegato spesso dal creditore a tutela del proprio diritto di credito
Il decreto ingiuntivo viene acquisito facendo ricorso presso un giudice e richiedendo appunto una pronuncia in danno legata al debitore di riferimento, su cui andrà a pendere un’ingiunzione di pagamento.
In coda alla pronuncia di cui sopra, il creditore notificherà il tutto al debitore coinvolto, che potrà:
1. presentare opposizione in quanto ritiene di non dover versare la cifra richiesta
2. proporre al proprio creditore un saldo e stralcio
3. avanzare al creditore un piano di dilazione pertinente la cifra totale dovuta
Il saldo e stralcio riflette una delle opzioni che il debitore potrebbe adottare nei confronti del creditore e si basa nell’offerta di una somma di denaro inferiore rispetto a quella ingiunta all’interno del decreto, la quale però verrà elargita dal debitore mediante pagamento tempestivo.
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Il decreto ingiuntivo
Ma cos’è esattamente il decreto ingiuntivo? Si tratta di un strumento di tutela particolare sviluppato a favore del creditore, che consente a quest’ultimo di ottenere un provvedimento giudiziario, grazie al quale il giudice ingiunge appunto al debitore la riscossione di una cifra di denaro ben determinata.
Il principio determinante mediante cui il creditore può utilizzare questa soluzione – disciplinata agli articoli 633 cpc – si base sul presupposto che il credito risulti certo, esigibile e liquido.
Ottenuto un decreto ingiuntivo, il creditore lo notificherà al debitore il quale godrà di un termine specifico per versare la cifra dovuta in maniera spontanea, o per procedere eventualmente in giudizio laddove creda di non essere tenuto a corrispondere la somma ingiuntiva. Qualora il debitore non paghi o non presenti opposizione, il creditore potrà procedere con la notifica dell’atto di precetto ed avviare così l’azione esecutiva.

Saldo e stralcio dopo un decreto ingiuntivo
Come detto, il debitore ha la possibilità di bloccare i provvedimenti posti in essere dal creditore a tutela del proprio diritto di credito. Come bloccare i provvedimenti suddetti? Il debitore può naturalmente pagare l’intero importo dovuto, il quale però dopo la notifica di decreto ingiuntivo non corrisponderà più solo al capitale iniziale, ma sarà inclusivo anche degli interessi e delle spese legali. Cosa potrà fare però il debitore nel caso in cui non possieda l’intera cifra da estinguere, ma non voglia comunque ricevere notifica di un atto di pignoramento?
A questo proposito, il debitore avrà due possibilità. La prima opzione si rifà all’ipotesi di stipulare un accordo con il creditore mediante cui garantisce il pagamento dell’intero importo dovuto nell’ambito di un arco temporale da decidere con lo stesso creditore. La seconda ipotesi invece poggia sull’opportunità di siglare un accordo entro cui si specifica che il debitore pagherà subito una cifra di denaro minore che dovrà essere accettata dal creditore, il quale a sua volta garantirà l’impegno di non attivare più il decreto ingiuntivo.
I vantaggi
Determinare una posizione di debito tramite un saldo e stralcio veicolerà di certo elementi positivi per il debitore, ma ciò potrà senza dubbio avvantaggiare anche il creditore. Quest’ultimo infatti nonostante non otterrà l’intera cifra dovuta, potrà comunque godere della liquidazione di una somma diversa ma parimenti accettabile e soddisfacente. Questo tipo di liquidazione avverrà inoltre nell’immediato, evitando così l’urgenza di intraprendere nuove azioni esecutive che comporterebbero un ulteriore dispendio di tempo e denaro.
Per il debitore chiaramente tutto ciò rappresenta una risoluzione assolutamente positiva, visto che tramite il pagamento della somma pattuita questo potrà chiudere in maniera definitiva il proprio debito.
L’offerta
Quanto è possibile offrire nell’ottica di un saldo e stralcio dopo decreto ingiuntivo? In realtà non esistono parametri specifici di riferimento. Ma attenzione! Non è neppure scontato che il creditore accetti in automatico una proposta di saldo e stralcio. Bisogna sempre tenere in considerazione infatti che il creditore non è obbligato ad accettare uno stralcio del debito.
Modalità
Ma come funziona nello specifico un saldo e stralcio in coda ad un decreto ingiuntivo? Siglato un accordo tra creditore e debitore e dopo che quest’ultimo avrà versato la somma pattuita, entrambe le parti andranno a dichiararsi soddisfatte, garantendosi reciprocamente di non avanzare più nessuna nuova azione giudiziaria rispetto al debito estinto. E se il debitore non corrisponde il debito stabilito a saldo e stralcio? In questo caso, il creditore avrà il diritto di procedere nell’azione giudiziaria, arrivando quindi all’esecuzione.
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