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La tregua fiscale, focus primario della Legge di Bilancio 2023, prevede una serie di misure che coprono tutte le fasi dei rapporti con il Fisco.


Sembra ormai tutto pronto per l’emissione del pacchetto orientato a fare pace con il Fisco, il quale sarà diffuso il 31 Gennaio tramite la pubblicazione della nuova Legge di Bilancio 2023.
Tregua fiscale, pace fiscale o sanatoria, tutti sinonimi raccolti intorno ad un unico significato, che prenderà finalmente corpo grazie al pacchetto di misure inserite dal Governo nella prossima Legge di Bilancio 2023, misure che consentiranno di delineare i rapporti con il Fisco non solo se già oggetto di controlli con emissione dell’avviso bonario, della relativa cartella o dell’accertamento esecutivo, ma anche riguardo le fasi precedenti rispetto alle quali l’Agenzia delle Entrate non ha ancora avviato alcuna attività di verifica.

Le violazioni non ancora contestate

Non a caso, possono essere oggetto della pace fiscale 2023 anche le violazioni non ancora contestate, come ad esempio la dichiarazione infedele, l’omessa fatturazione, l’omesso versamento delle imposte, ect. In tutti questi casi, si può fare pace con il Fisco versando una sanzione ridotta.

Insomma, la tregua fiscale opererà a 360°. Ma quali sono esattamente le varie misure inserite ad oggi nella Legge di Bilancio 2023?

Le istruzioni

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato online le istruzioni sullo stralcio debiti fino a 1.000 euro. All’interno del portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it, nella sezione “Enti Creditori”, è possibile rintracciare tutte le informazioni e il modello da utilizzare per la comunicazione da inviare esclusivamente via Pec.

La procedura riguarda tutti quegli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali (come ad esempio i Comuni). Gli enti interessati dovranno comunicare all’agente della riscossione, entro la data del 31 Gennaio 2023, l’adozione dell’eventuale provvedimento di non applicazione dello stralcio “parziale” dei loro crediti di importo residuo fino a 1.000 euro.

Tregua fiscale 2023: tutte le misure contenute nella nuova Legge di Bilancio


Stando all’attuale testo della Legge di Bilancio 2023, non ci sarebbe solo lo stralcio delle cartelle o la rottamazione quater. In sostanza, a far parte della Pace Fiscale 2023 saranno le seguenti misure:

  • art. 38, definizione agevolata avvisi bonari da controllo automatico ex art.36 bis DPR 600/73 e 54-bis del DPR 633/72;

art. 39, regolarizzazione irregolarità formali
art. 40, ravvedimento speciale delle violazioni tributarie diverse da quelle definibili con gli articoli 37 e 38, riguardanti le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti;
art. 41, adesione agevolata e definizione agevolata degli atti dell’accertamento(accertamenti con adesione relativi a processi verbali di constatazione e consegnati entro la data del 31 marzo 2023, ossia relativi ad avvisi di accertamento e avvisi di rettifica e liquidazione non impugnati e ancora impugnabili alla data di entrata di entrata in vigore della Legge di Bilancio)
art.42, definizione agevolata delle controversie tributarie;
art. 43, conciliazione agevolata delle controversie tributarie;
art. 44, rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione;
art.45, regolarizzazione degli omessi pagamenti di rate dovute a seguito di acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo/mediazione e conciliazione giudiziale;
art.46, stralcio delle cartelle 2000-2015, fino a 1.000 euro;
art. 47, rottamazione cartelle carichi affidati all’Agente della riscossione, dal 1° gennaio del 2000 fino al 30 giugno 2022.

Pace Fiscale 2023


Insomma, la pace fiscale consentirà al contribuente di chiudere finalmente i conti con il Fisco: in quadri e condizioni vantaggiose e – quasi per la maggior parte dei casi – non fa molta differenza se la violazione sia già stata contestata o meno. Una tale definizione normativa arriva a coprire anche le fasi del contenzioso tributario.

Ma quali saranno tra quelle complessive in elenco, le norme che secondo le prime previsioni riscontreranno maggior successo tra i contribuenti, al netto dello stralcio delle cartelle e della rottamazione quater?

Il ravvedimento speciale

La Legge di Bilancio 2023 include un ravvedimento speciale in relazione alle violazioni commesse in merito alle dichiarazioni di cui al periodo d’imposta 2021 e agli anni antecedenti. Nel quadro, rientrano anche le dichiarazioni presentate quest’anno: 730, modello Redditi, 770.

Il contribuente potrà quindi sanare la violazione commessa, come ad esempio la dichiarazione infedele, presentando la dichiarazione integrativa, versando l’imposta, gli interessi legali, nonché la sanzione pari ad 1/18 del minimo previsto.

Nel caso specifico, questo verserà la sanzione del 5%, ossia del 90%, ridotta a 1/18.

Il versamento delle somme dovute, può avvenire in un’unica soluzione oppure a rate. La regolarizzazione si perfeziona con il versamento di quanto dovuto, ovvero della prima rata entro il 31 marzo 2023.

Ma attenzione: il ravvedimento speciale non è ammesso in relazione all’emersione di attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute al di fuori dal territorio dello Stato italiano.

Cosa non rientra nella pace fiscale

Nella pace fiscale non rientrano altre tipologie di debiti nei confronti dello Stato.

Si tratta, nello specifico:

  • del recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;
  • dei crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;
  • delle multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;
  • delle sanzioni diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali.

Come aderire alla pace fiscale?

Riassumendo, gli strumenti che la pace fiscale mette a disposizione del contribuente sono:

  • Saldo a stralcio cartelle: misura ideata per aiutare i contribuenti che versano in difficili condizioni economiche;
  • Dichiarazione integrativa speciale;
  • Rottamazione ter: valida per le cartelle comprese dal 2000 al 2017;
  • Condono mini-cartelle: prevista per cifre fino ai 1000 euro affidate all’agente tra il 2000 e 2010;
  • Rottamazione cartelle doganali;
  • Definizione agevolata per liti fiscali pendenti tributarie;
  • Definizione agevolata per avvisi di accertamento;
  • Definizione agevolata processi verbali di contestazione;
  • Sanatoria per imposta consumo e-cig.

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